Appunti per l’attività musicoterapica quotidiana con i bambini (*)
In qualità di musicoterapisti accompagniamo i bambini spesso per periodi di tempo abbastanza lunghi. Il nostro rapporto, elemento significativo del nostro salutare stare insieme, va oltre l’aspetto professionale. Incontriamo i bambini anche come persone, come uomini, siamo testimoni della loro crescita. La nostra prospettiva è orientata alle esigenze del bambino; il clima relazionale e le regole di base della crescita costruiscono uno spazio nel quale crescita e cura possono coesistere e accadere.
di Wolfgang Fasser
Che cosa significa, per noi musicoterapisti, questo concetto di base? Di quali capacità e disposizioni abbiamo bisogno per andare in questa direzione? Come si manifesta, tradotto nel quotidiano, questo setting mentale?
Nel seguito descrivo, in modo coinciso, gli aspetti centrali di questa tematica. Si tratta di risultati attuali formulati attraverso la pluriennale esperienza di terapeuti attivi nel settore della terapia infantile. Dovrebbero servire a sollevare domande, riflessioni e conferme.
- Una visione di vita adeguata alle esigenze dei bambini
- capacità di rispetto ed elaborazione dei propri sentimenti e della propria vita emotiva
- rapporto con la propria storia e la propria infanzia
- consapevolezza delle dinamiche relazionali
- sviluppo congiunto di competenze emotive e relazionali con competenze tecnico-professionali
- a livello istituzionale, attivando meccanismi burocratici che si frappongono ai bisogni di cura, educazione, protezione dei bambini con un contrasto tra l’immagine che i servizi danno di sé e le prassi seguite
- a livello della comunità, utilizzando le gerarchie generazionali per definire il potere
- a livello personale, rispetto ai precari equilibri raggiunti, utilizzando sistemi di controllo e svalutazione dei bambini
- Il clima relazionale educativo di base
- congruenza
- accettazione incondizionata
- comprensione empatica
- ascolto e comprensione
- rispetto e amore
- senso di realtà e di fantasia creativa
- Suggerimenti pratici per il lavoro musicoterapico con i bambini
- Il bambino deve essere sveglio, soddisfatto e calmo, soprattutto quando introduciamo delle nuove attività.
- Crea una routine riproducibile in ogni seduta musicoterapica.
- Prepara tutto prima che il bambino arrivi.
- Prova, suona e lavora in un luogo silenzioso. Evita qualsiasi disturbo e invasione nella tua relazione con il bambino.
- Vai con il tempo del bambino. Le attività possono procedere in modo più lento o più veloce di quanto tu pensi.
- Accogli il più possibile le iniziative del bambino, farai progressi maggiori.
- Prova e termina un’attività prima che il bambino si annoi.
- Gioca solo per la durata di tempo in cui tu e il bambino vi divertite e siete interessati.
- Se ti annoi, probabilmente anche il bambino si sta annoiando.
- Importante: goditi il gioco pure tu. Lasciati andare. Le attività musicoterapiche sono anche divertenti e gioiose, liberano ed aiutano a sviluppare nuove competenze.
- Rispetta e rendi possibili i momenti di pausa e di ripetizione. Spesso, momenti in apparenza statici preparano invece a nuove fasi di sviluppo.
- Comunica con il bambino: chiacchiera, ridi e gioca.
- Condividi i silenzi.
- Osserva il tuo livello comunicativo personale, in particolare la scelta del linguaggio verbale.
- Fa attenzione alle reazioni del bambino e reagisci in modo corretto.
- Rispetta le sue decisioni.
- Fai tutte le attività spesso e regolarmente, ma non troppo a lungo.
- Rendi possibile una situazione calma e rilassante.
- Sii consapevole di ogni rischio possibile.
- I bambini sono bambini e non dei piccoli adulti.
- Cook Jackie, “Early sensory skills”, ed. Winslow, 1998.
- Gordon Thomas, “Genitori efficaci”, ed. La Meridiana, 1997.
- Ricci Stefano (a cura di), “Il calamaio e l’arcobaleno”, Centro nazionale di documentazione ed analisi per l’infanzia e l’adolescenza, 2000.
- Scardovelli Mauro, “Il dialogo sonoro”, ed. Cappelli, 1996.
- Vegetti Finzi Silvia, “Quando nasce un bambino”, Dipartimento per gli Affari Sociali, Centro nazionale di documentazione ed analisi per l’infanzia e l’adolescenza, 2000.
- Vegetti Finzi Silvia, “Vado a scuola”, Dipartimento per gli Affari Sociali, Centro nazionale di documentazione ed analisi per l’infanzia e l’adolescenza, 2000.
- Sito Web: www.minori.it